Tra giochi di troni e morti che camminano, c’è un po’ di spazio per le serie TV europee?

(Quasi) nessuno lo mette in dubbio: le produzioni televisive made in USA, specialmente nell’ultimo decennio, hanno brillato di luce propria. Tuttavia, la luce delle stelle statunitensi ha brillato al punto da oscurare le serie TV europee, che sono state spesso ignorate e la cui presunta scarsa qualità sembra essere data per scontata. Ma il nostro continente ha prodotto e continua a produrre serie TV che non hanno nulla da invidiare alle loro corrispettive al di là d’Oceano: con l’eccezione della Gran Bretagna e qualche caso di grande successo come La casa di carta (Spagna), non sono molte le produzioni televisive europee a essere promosse, discusse e apprezzate quanto quelle al di là d’oceano.

Ecco quindi 4 serie TV prodotte e girate in Europa da non sottovalutare e  da recuperare il prima possibile.

Norsemen (Norvegia)

I valori, la forza bruta, la guerra, gli elmi con le corna e gli scudi rotondi per parare i feroci colpi degli avversari: sono i vichinghi. Avete presente l’aurea di mito ed epicità che caratterizza il mito norreno e i suoi indistruttibili guerrieri? Dimenticatevela. Norsemen è un’irriverente serie TV commedia con un approccio decisamente più realistico al mondo degli abitanti dei paesi scandinavi nei primi secoli dopo Cristo: un po’ come l’allora Armata Brancaleone di Mario Monicelli smitizzò il Medioevo, le sue usanze e le sue credenze, Norsemen offre una finestra ben più terra terra e di conseguenza più onesta sui costumi e la mentalità dei vichinghi norvegesi: dall’onorevole (o così reputato) Ättestupa, una sorta di suicidio semi-volontario mascherato da “sacrificio per gli dei” che altro non era che un modo per sbarazzarsi dei parenti più anziani, fino ai vani, buffi tentativi di uno schiavo romano di introdurre l’arte e la cultura del nostro passato impero all’interno del villaggio.

Ogni singola scena di ciascun episodio è stata girata due volte: la prima in lingua norvegese, la seconda in inglese. I popoli scandinavi sono conosciuti per la loro familiarità con l’inglese – la seconda lingua ufficiale – e il cast ha svolto un ottimo lavoro nel replicare accenti, pause e intonazioni tipiche dei nordici che parlano in inglese, spingendo il tutto al limite della caricatura. Chi è familiare con i suoni di lingue quali il norvegese, il danese e lo svedese non potrà non notare il comico scand-english parlato da tutti i personaggi!

La serie conta al momento due stagioni, con una terza in arrivo nel 2020. Seppur quasi sconosciuta in Italia e in diversi altri paesi europei, Norsemen si è guadagnata un premio come miglior serie comica, le lodi del New York Times e l’amore del pubblico, almeno di quello norvegese: più di un milione di spettatori su una popolazione di circa cinque.

Marianne (Francia)

Una strega: in questa serie TV francese ambientata nella regione della Bretagna, la sorciére in questione si chiama Marianne; il suo unico punto debole è l’incapacità di mentire sulla sua identità. La scrittrice Emma, protagonista delle serie, lo sa bene: è lei che l’ha inventata e resa l’antagonista principale di tutti i suoi romanzi di successo. La (dis)avventura per Emma inizia quando si trova costretta a tornare nella sua piccola città natale per far luce su misteri oscuri e dai risvolti raccapriccianti. Marianne si classifica senza dubbio nella categoria serie TV horror, con momenti comici e spensierati che però mai prendono troppo spazio alla tensione e alla suspense continue presenti in ogni episodio.

Questo prodotto francese mette in scena una storia dell’orrore ma anche storie di scontro e riconciliazione di Emma con i suoi amici e la sua famiglia. Il suggestivo scenario marittimo della Bretagna (le riprese si sono svolte nel piccolo comune di Doëlan) fa da tenebroso ma anche malinconico “protagonista di scena” all’intreccio che si scioglie – o si contorce ancora di più – sotto gli occhi dello spettatore. Per gli amanti dell’horror ma anche solo del mistero dai toni cupi e sovrannaturali, una serie TV di stampo europeo da non perdere.

Derry Girls (Irlanda)

Concerti, infatuazioni, litigi, banchi di scuola: no, non si tratta di un teen drama americano con modelli trentenni che interpretano sedicenni – gli adolescenti li abbiamo anche qui in Europa! Sono pallidi (tranne quando mettono troppa crema abbronzante), spesso insicuri senza però porsi problemi esistenziali da adulti vissuti, vivaci e molto simpatici: si tratta di Erin, Orla, Michelle, Clare e James, cinque adolescenti alle prese con compiti, amicizie, statuette religiose e gite scolastiche per favorire l’incontro fra cattolici e protestanti…il tutto condito da un fortissimo accento irlandese e dal suo slang (la serie è da guardare quasi obbligatoriamente in lingua originale!). Le vicende si ambientano infatti nell’Irlanda nel Nord, più precisamente nella città di Derry, aka Londonderry, all’inizio degli anni novanta, durante i tumulti (“the Troubles”) causati dai conflitti nordirlandesi.

La leggerezza delle divertenti disavventure di questo gruppo di ragazze e di un wee English fella – così viene appellato da tutti il povero cugino James, la cui unica colpa è quella di essere inglese – è in contrasto con i conflitti e le asperità all’interno del paese che puntualmente compaiono nei televisori dei personaggi, sui giornali che leggono, sulle loro bocche e nei pensieri di Erin, la protagonista e voce fuori campo delle due (per ora!) stagioni. Derry Girls è una divertente serie TV stile sitcom che a suo modo racconta un pezzetto di storia europea che altrimenti non approfondiremmo per conto nostro in modo, presentandolo al pubblico con gli occhi di giovani in cui i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo possono rispecchiarsi.

Dark (Germania)

Mai titolo fu più appropriato: l’oscurità, la pioggia, le nuvole e l’improvviso contrasto con la luce sono uno dei tanti marchi di fabbrica di questa serie TV tedesca che conta al momento due stagioni, con una terza in arrivo. Anche se il genere predominante può essere considerato la fantascienza, Dark racconta storie familiari a dir poco complesse e profonde, che – come se i rapporti umani non fossero abbastanza intricati – si aggiungono al “caso” principale della serie: la scomparsa del giovane Mikkel. La scomparsa di un ragazzino può sembrare un inizio banale e inflazionato per un thriller fantascientifico, ma la sua spiegazione non lo è. “L’avevo capito” è un’espressione che, per quanto esperti di misteri televisivi possiate essere, non userete spesso durante la visione di questa serie TV.

Durante la serie si toccano temi filosofici (letteralmente: le teorie di Nietzsche vengono apertamente menzionate) ed etici; vi converrà prendere appunti su fatti, nomi e personaggi, perché Dark non è una serie da guardare mentre si chatta né da lasciar scorrere sullo schermo mentre si è in bagno! Attiratasi la nomea (che a molti non ha fatto piacere!) di Stranger Things per adulti, questa serie TV europea vi trasporterà in universi e dimensioni che forse farete inizialmente fatica a comprendere, ma dai quali non vorrete più uscire…

Le serie TV sono prodotti televisivi che ci hanno accompagnato durante la crescita e in momenti diversi della nostra vita: ci affezioniamo alle storie, ai luoghi, ai personaggi, alle battute e alle loro sigle. Nell’ultimo decennio, le serie TV hanno fatto un gigantesco balzo di qualità e, giustamente, riscuotono un successo straordinario in tutto il mondo. Un po’ come per il cinema, gli Stati Uniti hanno ancora il monopolio di tali produzioni, attirando così la nostra attenzione e meritandosi le nostre lodi per la qualità dei lavori prodotti…ma solo perché non vengono spinte da campagne di marketing costose, solo perché i forum, i social media e i recensori non ne parlano spesso, non significa che le serie TV prodotte dal – e nel – nostro continente non siano altrettanto e talvolta più valide, coinvolgenti e tecnicamente ineccepibili. Prendetevi una pausa da sceriffi, college e black coffee per dare una meritata chance alle produzioni più varie del vostro straordinario continente!