Quello che non è stato detto sui nuovi processori

I nuovi processori Intel i9-10900k sono appena sbarcati sul mercato. L’architettura a 14nm è stata ulteriormente spremuta (arrivando ai 14nm+++) per competere con i processori AMD della serie 3000. Grazie all’avanguardia tecnica ed a un sistema di progettazione unico al mondo, Intel è comunque riuscita a conquistare tutti con prodotti eccellenti: consumi bassi, IPC elevati e prezzi in linea con le precedenti uscite. I vari recensori hanno mostrato che, alla fine dei conti, Intel domina ancora il mercato. Tutto questo è vero solo se non si considerano i dati, i prezzi, i consumi, le prestazioni e se si lascia il buon senso chiuso accanto ai vari plus dell’architettura Intel. Perché no, Intel non ha risposto adeguatamente alle soluzioni AMD, anzi, ha presentato un prodotto empiricamente inferiore. Credete non sia bipartisan? Arrivate alla fine dell’articolo, e scoprirete di che parlo.

Nel corso di questo approfondimento verranno presi in considerazione diverse recensioni (LinusTechTips, Hardware Unboxed, Hardware Canucks, Ferry, JayzTwoCent, Hardware Upgrade, Prodigeek, Gamer Nexus e Tom’s Hardware). Tutti loro hanno svolto le loro recensioni, e tutte le recensioni si sono mostrate simili nei risultati, ma non nelle considerazioni. Si esamineranno una manciata di video rappresentativi, per non appesantire la recensione e per mostrare uno spaccato di ciò che non ha funzionato in sede di recensione.

Linus Tech Tips

Partiamo da Linus, il gigante dell’informatica con un canale da 11 milioni di iscritti. I prodromi della recensione ai prodotti Intel si trovano nel video del 19 Maggio, in cui Linus spiega perché ami ancora Intel, o meglio, le persone che lavorano nell’azienda. Parla di come i dipendenti incontrati lo abbiano aiutato nelle recensioni, attraverso leak o “favori” di vario tipo. Successivamente, parla di come Intel sia stata ferma per anni sull’innovazione, concentrandosi sul rapporto performance/watt e sulla loro volontà di concentrarsi sul reparto business. Il video finisce con un plauso alle capacità ingegneristiche di Intel, parlando di uno specifico problema avuto con delle linee PCI, presente su AMD e non su Intel.

Il video in sé è molto equilibrato, almeno all’apparenza. È chiaro, però, che un elogio di questo tipo, a pochi giorni dall’uscita dei nuovi processori Intel i9-10900k, non faccia altro che preparare il terreno a quella che può essere definita la peggior recensione di Linus degli ultimi anni.

Non tutti hanno mangiato la foglia: molti utenti hanno commentato in modo più circostanziato, cercando di porre una critica non troppo velata, ma neanche feroce.

Ovviamente, non possiamo sapere se Linus abbia fatto il video per preparare gli utenti a quella che, per ovvi motivi, sarebbe stata una recensione piena di critiche.

Veniamo alla recensione vera e propria di Linus

La prima cosa di cui parla nel video sull’Intel i9-10900k riguarda le temperature che, incredibilmente, riescono a mantenersi sui 60° nonostante una vecchia architettura e 10 core da rifornire. Incredibile, vero? Beh, è incredibile proprio perché non è credibile. Come è stato possibile raggiungere temperature così basse? Semplice, tramite un dissipatore a liquido da 150€, ovvero il Corsair H115i. Fortunatamente, Linus ha considerato la spesa extra e inquadrato le vere potenzialità del processore con dissipatori stock o di bassa qualità. Attraverso la recensione? Ebbene, no. Tramite un commento al di sotto del video, inizialmente non messo in evidenza (e quindi perso nel mare di commenti) e, solo successivamente, messo in primo piano.

Altro enorme problema riguarda il titolo del video. Inizialmente, Linus lo ha chiamato “Why you’re still gonna buy Intel”, successivamente cambiato in “What “Hanging on for Dear Life” Looks Like..”. Errore in fase di pubblicazione? Forse. Ma per un video di questa importanza difficilmente il titolo viene deciso in modo tanto approssimativo da essere totalmente cambiato. Non parliamo di un refuso, ma del cambiamento di un intero concetto. Probabilmente, il titolo attuale riesce maggiormente a controbilanciare una recensione evidentemente in favore di Intel.

Il problema delle schede madri

Intel ha cambiato il socket dei nuovi processori, per cui, dovrete cambiare tutta la piattaforma se vorrete passare dai 14++ ai 14+++. Il cambio, però, è giustificato: è necessario un sistema di alimentazione decisamente superiore ai modelli precedenti per poter rifornire un così alto numero di processori ad un clock dichiarato di 5.1 GHz. Ma il clock è davvero di questa portata? È complicato, ne parleremo più in basso, per spoiler, dirò solo che no, la frequenza è decisamente più bassa.

Le nuove schede madri, per fortuna, saranno pienamente compatibili con lo standard PCI 4.0. Per quanto riguarda le innovazioni, Intel si è sforzata di combattere la concorrenza… fallendo. Infatti, l’Intel i9-10900k non supporta il PCI 4.0 e dovremo aspettare la serie 11 per poterla sfruttare. State letteralmente pagando per qualcosa che non potrete usare, o che potrete sfruttare comprando un altro processore. Essendo questo un articolo critico e non una recensione, mi permetto di dire che pagare per qualcosa che non si può usare è una manovra speculativa ingiusta nei confronti degli acquirenti; considerando anche che gli Zen 3 AMD, in uscita a fine anno, supporteranno ancora il socket AM4 delle B450 e X470.

In un articolo del 22 aprile di PC Gamer, a firma di Jacob Ridley, già si parlava della insensatezza di inserire il PCI 4.0 in una motherboard destinata ad un processore che non lo supporta, citando parte dell’articolo:

But why anyone would buy a Z490 motherboard and compatible Comet Lake chip later this year only to upgrade to a Rocket Lake chip in 12 months time for the purpose of unlocking their motherboard’s somewhat unimportant PCIe 4.0 capability is beyond me.”

In un video di Prodigeek (che, ricordiamo, ha stretti contatti con Tom’s Hardware), si parla dello stesso identico problema. Citando:

“Pagate un qualcosa che voi non potete utilizzare[…]è grave, molto grave”

Evidentemente, almeno su questo ambito, qualcuno ha cercato di fornire indicazioni adeguate. Nonostante ciò, nel video di Tom’s Hardware, fatto dallo stesso autore del video dei Prodigeek, non v’è alcun riferimento alle schede madri. Senza voler criticare l’autore delle recensioni, che personalmente ritengo molto affidabile, non riesco a spiegarmi perché un’informazione ci sia in una recensione e non in un’altra. Siamo qui se voglia chiarire.

Veniamo ai prezzi delle schede madri

Qualcosa che, invece, è stato in qualche modo omesso, riguarda il prezzo delle schede madri per l’Intel i9-10900k. Nel video di Linus non si parla in nessun modo di prezzi o caratteristiche. Più che altro, il tutto viene definito come un “same old, same old”, come se ciò bastasse a descrivere una situazione completamente a sfavore di Intel. I prezzi, al momento, vanno fino a 1100€. Molto probabilmente, in futuro, verrà commercializzata qualche scheda madre con socket 1200 a prezzi inferiori ma, parlando di questo preciso momento storico, una scheda madre vi costerà almeno quanto un AMD 3700X o, al più, quanto un intero PC da gaming di fascia alta. Quasi nessuno ha menzionato questo fatto, che pesa per più del 685,7% della scelta, visto che una scheda madre AMD B-540 costa dagli 80€ ai 140€. Fate le vostre considerazioni.

Velocità di clock

Lasciamo stare Linus, che non ha praticamente parlato di dati. Parliamo di Hardware Canucks, canale da 1,37 milioni di iscritti che ha offerto una recensione superiore per qualità a qualunque altra, insieme a quella di Gamer Nexus. Nel video. spiega perfettamente come funzionano le varie variabili dell’OC automatico.

Intel, nel suo Intel i9-10900k, ha inserito diverse tecnologie e algoritmi:

  •  Il clock standard per tutti i processori è di 3.7Ghz
  • Il Turbo Boost 2.0 raggiunge i 5.1GHz in single core
  • Il Turbo Boost 3.0 porta il miglior singolo processore, selezionato dalla scheda madre, ad una frequenza di 5.2Ghz
  • Tutti i core raggiungono una frequenza massima di 4.8GHz in full load
  • In piccoli momenti, la tecnologia Thermal Velocity Boost porta un singolo core alla frequenza di 5.3Ghz, e i rimanenti core ad una frequenza di 4.9GHz. Funziona solo se la CPU rimane ad una temperatura inferiore ai 70° e il processore nella sua interezza ha un ASIC quality abbastanza elevato

Tutte queste caratteristiche dipendono in ogni caso dalla scheda madre, che può o meno variare potenza, voltaggio, carico, selezione dei processori migliori, frequenze ecc. I valori, quindi, sono estremamente variabili. Inoltre, la variabilità è così scostante che è praticamente impossibile avere un qualsiasi vantaggio su lunghi carichi, come vediamo da questo grafico di Harware Canucks.

Nei carichi a medio termine, il sistema nel suo complesso raggiunge frequenze estremamente più basse di quelle dichiarate sia da Intel che dai vari recensori, raggiungendo un valore di 4.2GHz nonostante le temperature siano molto al di sotto del 70°.

Anche Gamer Nexus, canale da 800 mila iscritti, ha notato lo stesso comportamento.

Quasi nessun altro recensore, di certo non Linus o Tom’s Hardware, ha parlato di una criticità così rilevante.

I consumi

Partendo da Linus, passando per Tom’s Hardware e finendo per Ferry, nessuno ha menzionato particolari criticità nei valori dei consumi degli Intel i9-10900k. La cosa preoccupante, però, riguarda il video di Tom’s Hardware, dove l’autore parla di consumi “abbastanza contenuti” davanti da un grafico che mostra l’i9-10900k con un consumo di 318W. Probabilmente, i consumi nei carichi bassi o medi non sono così elevati ma di certo, un valore così elevato, anche per pochi secondi, mette in seria difficoltà un qualsiasi alimentatore di fascia media, figuriamoci uno di fascia bassa.

Anche Gamer Nexus ha trovato valori rilevanti nel consumo del processore, come vediamo in questo screen dal suo video:

Conclusioni

Ho cercato di mostrare il più possibile quanto alcuni recensori non abbiano mostrato una particolare trasparenza nelle loro recensioni, nascondendo o cercando di non dar peso a fatti decisamente importanti per la scelta di un prodotto dal costo importante. Quando guardiamo le recensioni, nonostante preferenze e simpatie, cerchiamo di allargare lo sguardo e capire se tutto è come dovrebbe essere. Non si sta cercando, qui, di minare la credibilità di nessuno; piuttosto, si dà voce a delle domande che, si spera, riceveranno delle risposte. Se ciò non dovesse accadere, starà a noi decidere chi vale la pena stare a sentire.