Fine generazione, tempo di somme
Anche questa generazione di videogiochi volge al termine e con essa noi della redazione abbiamo deciso di stilare una breve classifica con i titoli che più saranno ricordati in futuro. È inevitabile che tra tutti i videogiochi usciti solo alcuni verranno ricordati a lungo, diventando un po’ i simboli dell’attuale generazione. Nella breve lista che vedrete non vi sono i giochi migliori della generazione, né quelli che per un motivo o per l’altro hanno innovato. Si tratta solo di titoli che saranno ben ricordati in futuro per un motivo o per l’altro.
Senza ulteriori indugi direi di partire con la lista. Ogni titolo sarà accompagnato da una breve descrizione che spiega il motivo per cui, per noi, questo titolo sarà ricordato in futuro e rappresenta un passo importante, per un motivo o per l’altro, per il mondo dei videogiochi.
- Fortnite
Qui in moltissimi storceranno il naso perché Fortnite si è ritagliato una nutrita fetta di detrattori. Fatto sta che per noi è un titolo che è partito male, con la sua modalità ad orde a pagamento ormai da lungo tempo dimenticata, ma che ha saputo rinnovarsi e rilanciarsi alla grande, superando il già ben noto Player Unknown Battlegrounds, che dominava i battle-royale. La sua presenza ha condizionato molto i battle-royale successivi, vedi ad esempio Hyper Scape. L’utenza di Fortnite è così numerosa che ha permesso il lancio dell’Epic Games Store, forse il primo serio competitore di Steam in questo settore.
2. Overwatch
C’è poco da dire. È stato uno dei videogiochi che ha letteralmente lanciato un sottogenere, ricco di copie più o meno ispirate. Blizzard ora si avvia al lancio del secondo capitolo, ma il primo è stato un colpaccio più che notevole. Overwatch è stato un vero e proprio evento per la comunità di videogiocatori online, un po’ come fu League of Legends al suo esordio. Simpatico, colorato e adatto a tutte le periferiche. Un vero e proprio fenomeno in grado di lanciare un nuovo genere rimanendo al contempo al primo posto per qualità e comunità.
3. Rocket League
Un titolo che a ben veduta possiamo definire un classico ormai. Per quanto apparentemente stupida, l’idea di proporre un gioco di calcio con le macchinine si è rivelata vincente, arrivando a contagiare con passione moltissimi videogiocatori anche scettici. Un multipiattaforma divertente adatto a qualsiasi periferica, su cui c’è molto poco da ridire. Praticamente gran parte dei videogiocatori ci ha almeno provato una volta a segnare alla guida di una delle macchinine radiocomandate di Rocket League, divertendosi con gli amici sullo stesso divano o tramite rete.
4. Hearthstone
Come per un altro in classifica, anche qui Blizzard Entertainment ha sfornato un titolo che nel giro di pochi anni ha visto la nascita di numerosissimi cloni. Non sarà nulla di ché, alla fine è sempre un gioco di carte più o meno complesso, ma ha avuto un successo fenomenale. Super animato, simpatico, colorato e decisamente veloce ed intuitivo. Peccato che, come tutti i giochi di questo tipo, faccia uscire anche il lato peggiore delle persone, con guide su guide su come avere il pacchetto di carte più potente, perdendo un po’ della bellezza del gioco vero e proprio.
5. The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Lo sappiamo, la Switch è una console della generazione successiva a PlayStation 4 e Xbox One, ma abbiamo deciso di considerarla come parte dell’attuale perché, almeno in parte, ha vissuto in competizione con queste due. Tra tutti i titoli quello che più per noi rimarrà impresso è proprio l’ultimo (penultimo) The Legend of Zelda. Un ottimo titolo per lanciare la console, tant’è che tutti hanno cercato di emularlo altrove, riuscendoci solo a metà.
6. Red Dead Redemption 2
Si è discusso molto di questo secondo capitolo, così come era accaduto per il primo. Non sarà il videogioco con la grafica migliore, ma nel suo complesso ha spinto veramente su quasi tutto (dalle animazioni, agli effetti di luce e così via). Altri videogiochi si poggiano su tecnologie come il Ray Tracing, ma sono più “limitati” in quanto a possibilità e sforzo richiesto alla macchina. Alla fine per pura “votazione”, viste anche le altre sue qualità al di fuori del comparto audio-grafico, abbiamo optato per lui.
7. Super Mario Odyssey
Questa generazione è stata ricca di videogiochi a piattaforme particolarmente interessanti. Tutte le aziende maggiori hanno sviluppato e/o pubblicato un prodotto che facesse parte di questo genere. Abbiamo avuto due Unravel, Little Big Planet 3, Tearaway, A Hat in Time, Celeste e moltissimi altri. Tutti questi sono stati titoli di ottimo valore e vi consigliamo di dar loro una speranza anche se il genere è un po’ meno in voga rispetto agli anni passati. Siamo stati indecisi tra il vincitore ed Ori and the Will of the Wisps, ma alla fine pensiamo che Nintendo abbia portato un prodotto tecnicamente valido, ma più vario del concorrente. A nostro avviso sarà tra i più ricordati della generazione.
8. The Witcher III: Wild Hunt
È il gioco di ruolo migliore dell’attuale generazione secondo il nostro parere. Come al solito si tratta di un genere sempre sfruttato, ma che garantisce molta libertà e quindi uno sfruttamento molto intenso. Tra tutti, ci è sembrato quello che ha saputo meglio trovare l’equilibrio tra le sue varie parti e, nonostante l’età, è riuscito ad essere ancora oggi tra i più apprezzati. Molti altri videogiochi avremmo potuto inserire, tra cui citiamo Dragon Age: Inquisition, The Outer Worlds e Borderlands 3, ma questo ci sembra il più valido gdr dell’attuale generazione. Altri videogiochi come Cyberpunk 2077 lo consideriamo, ormai, come un titolo da nuova generazione. Sappiamo che arriverà anche nelle attuali console, ma sarà uno di quei prodotti, per noi, che competerà con quelli che arriveranno sulla nuova generazione.
9. Doom Eternal
Il caos più totale. Il gioco in cui la vera minaccia sei tu. Con il precedente capitolo ha riportato in vita un sotto genere, quello degli sparatutto più arcade, che era lentamente morto. Unico concorrente tra le aziende più importanti sarà Serious Sam 4, in arrivo a breve sugli scaffali e che, anche se meno blasonato, potrà contare su caratteristiche sue uniche, come ad esempio il numero di nemici da affrontare in contemporanea al limite della follia. Tra i due, Doom rimarrà quello che ha riportato uno stile di gioco che non ritornava da un bel po’ di anni. Abbiamo premiato il secondo capitolo perché migliora non poco il precedente e quindi aggiunge quel qualcosa in più rispetto al primo “remake”, senza contare che ha goduto della nuova attenzione concessa dal primo episodio.
10. Sekiro: Shadow Die Twice
Per questa posizione siamo rimasti in dubbio tra i tre titoli di From Software, ognuno dei quali ha fatto molto discutere. Alla fine abbiamo optato per questo visto sia il successo sia il desiderio di innovare, almeno in parte la “serie”. Dark Souls 3 ha avuto anch’esso moltissimo successo, ma alla fine abbiamo dovuto decidere e in definitiva è passato questo, anche perché ha segnato un passo importante che non è andato bene a tutti gli appassionati della serie, come invece ha fatto Dark Souls 3, che è ritornato su terreni più noti. Abbiamo apprezzato la volontà di rinnovamento e, in un modo o nell’altro, pensiamo che segnerà un passo importante non solo per l’azienda nipponica, ma per il genere stesso.
11. Half Life: Alyx
Il miglior gioco per VR, che reinterpreta l’uso di questa periferica. Se fosse stato un gioco “classico” non ci sarebbe stato molto da dire che giá non si era visto nel secondo capitolo della stessa saga, ma l’uso del VR arricchisce l’esperienza. Peccato che l’uscita sul solo VR abbia minato la possibilità ad una grandissima fetta di provarlo, dato che queste periferiche, oltre al costo, sono dedicate ad una nicchia di titoli, la cui maggior parte non si avvicina nemmeno alle possibilità offerte da Half Life: Alyx.
12. The Last of Us: Parte II
Come tantissimi titoli recenti, è tecnicamente un titolo di altissima qualità tecnica (grafica, audio, ottimizzazione e così via). È un videogioco più lineare rispetto ad un Red Dead Redemption e per questa ragione si trova in questa posizione. Non innova particolarmente, ma è un amalgama che oseremo definire senza timore perfetta. Naughty Dog aveva già affinato le sue abilità con Uncharted 4 e crediamo che qui sia arrivata veramente al meglio. Per questione di “varietà” non inseriremo altri titoloni che ci ricorderemo, come God of War od il già citato Uncharted 4.
13. No Man’s Sky
Eh sì, può sembrare anomalo, ma No Man’s Sky è un gioco che sarà ricordato. Sarà andato anche male, ma è un gioco che ha provato a fare qualcosa e che poi in un sacco hanno cercato di clonare, provando a tappare gli evidenti buchi che aveva. Come Minecraft nella scorsa generazione è stato copiato al limite del plagio, lo stesso vale per No Man’s Sky. Ci dispiace che non sia stato quello che tutti ci aspettavamo, specie all’inizio, ma facciamo comunque i complimenti ad Hello Games per il coraggio e speriamo che un ipotetico secondo capitolo esca rifinito e migliorato.
14. Civilization VI
Anche se fa parte di un genere di nicchia, sarà per noi l’esponente del genere ad essere più ricordato tra gli appassionati. Tutt’oggi riceve espansioni ben corpose e non DLC costosi che poi introducono molto poco, come fanno altri concorrenti dello stesso genere. È tra i migliori Civilization di sempre e forse tra i migliori strategici della generazione. Le possibilità qui sarebbero state veramente moltissime, anche Total War: Three Kingdoms, Stellaris ed Age of Wonders: Planetfall ci sono piaciuti moltissimi, ma Civilization VI è veramente ben fatto e supportato onestamente dagli sviluppatori. Alla fine questo è quello che ci è rimasto più impresso tra tutti i già citati, anche se pure gli altri li ricorderemo a lungo.
15. Assetto Corsa
Per noi è stata la scoperta più interessante in termini di giochi automobilistici simulativi. Senza considerare che il gioco è stato sviluppato in Italia, quindi applauso doppio. Vogliamo premiarli perché se lo meritano e perché sono stati tra i primi, se non i primi, a proporre un gioco automobilistico in realtà virtuale. Adesso è da poco arrivato anche su console Assetto Corsa: Competizione, seguito del titolo in questa classifica. Il succo è lo stesso, ma venir considerati alla stregua di capo saldi del genere come Forza è comunque un passo importante.