Fuga per lo spoiler.
Se avevamo già approfonditamente trattato il terrificante fenomeno dello spoiler, passiamo adesso a quello che rappresenta in tutto e per tutto il suo più crudele e spietato alleato: il leak.
Per “leak“, si intende letteralmente una perdita, o meglio, una fuga di notizie sfuggite al controllo delle fonti e canali ufficiali (o quasi) per mano di hacker e maghi del computer, o più verosimilmente, di giornalisti protetti dall’anonimato che divulgano informazioni (tramite siti come 4chan, Reddit, eccetera) prima dell’effettivo embargo.
Voce del verbo “leakare“
Spesso e volentieri, i lettori troveranno strambe italianizzazioni della parola anglofona, che arrivano perfino a coniare il verbo “leakare“, adoperato principalmente nella forma di participio passato come “leakato“.
Cacofonia a parte, non è del tutto chiara l’origine di questa terminologia, probabilmente dettata dalla pigrizia di molti traduttori. Ad ogni modo, il leak rappresenta tutt’oggi una delle principali cause di spoiler e anticipazioni.
Di per sé infatti, i leaks sembrano essere totalmente fuori controllo ed imprevedibili, ma la probabilità della loro apparizione sembrerebbe essere direttamente proporzionale alla popolarità del prodotto (film, serie tv, videogiochi, album musicali, eccetera).
Banalmente: più il titolo è atteso e famoso, più il pericolo di notizie leakate è pericolosamente alto. Quindi sì, il leak segue lo stesso andamento di rischio dello spoiler, del resto.
Spesso e volentieri il termine rumor verrà adoperato come sinonimo di leak, ma i lettori non devono lasciarsi ingannare: l’utilizzo di uno o dell’altro termine può significare solo e soltanto una cosa. Starne alla larga.
Storia del leak nei videogames
Storicamente, ci sono moltissimi esempi di leaks a tema videoludico, i quali ci permettono di approfondire (a grandi linee) il modus operandi del fenomeno tanto temuto.
Degno di nota fu il caso di Half Life 2. E’ il lontano 2002, ed un giovanissimo programmatore tedesco di nome Axel Gembe decide di penetrare nel server Valve: strano ma vero, riesce fin dal primo tentativo.
Gembe allora, frugando nelle varie cartelle, scova l’intero codice sorgente del gioco: da grande fan di Half Life, non sarà lui a divulgarlo poi online, bensì un suo amico. Eppure, nonostante le scuse di Gembe proprio al CEO di Valve (con tanto di curriculum in allegato), il ragazzo finirà ugualmente in prigione.
Storia decisamente più interessante è legata invece alla saga di Assassin’s Creed. Partiamo infatti dal 2006, quando viene registrato per la prima volta il marchio omonimo presso l’US Patent Office e la notizia fa presto il giro della rete.
Ad oggi, controllare simili dettagli è una delle principali (ma forse quella “meno” preoccupante) fonti di leak: svariati titoli della saga infatti saranno spoilerati proprio in questo modo.
Dobbiamo però arrivare intorno al 2014 per l’aneddoto forse più spassoso della saga di assassini. Un videogiocatore è intento a completare sulla sua PS Vita Assassin’s Creed Liberation in aereo.
Caso vuole che su quello stesso volo ci sia anche un dipendente di Ubisoft che, notato il ragazzo, inizia a chiacchierare amabilmente con lui. Una conversazione che lo porta a rivelargli (probabilmente nei fumi dell’alcol) qualche immagine e perfino un breve video dedicati al futuro Assassin’s Creed Unity.
Inutile dirlo: una volta atterrati, il giocatore (sotto il nickname di Krimsoncharge) offrirà tutto al web pubblicando ogni dettaglio sul forum noto come Neogaf.
Più sventurato è invece il caso di Ultimate Marvel vs Capcom 3. Erroneamente infatti, furono caricati nell’homepage del sito ufficiale personaggi non ancora ufficialmente annunciati. Quindi sì, banalmente può capitare che il leak sia solo il frutto di un errore che però non sfugge agli affamatissimi utenti di internet.
Il più delle volte però, simili anticipazioni sono opera di testate giornalistiche molto importanti. Uno degli esempi più clamorosi è il sito Kotaku, che negli anni, ha leakato numerose informazioni su svariati videogiochi. Troviamo ad esempio titoli come: Call of Duty: Modern Warfare 3, Fallout 4 e Assassin’s Creed Syndacate.
Di rimando ovviamente, le case di produzioni Bethesda e Ubisoft hanno smesso di inviare materiale promozionale al sito.
Non è tutto leak ciò che luccica
Bisogna però fare una dovuta precisazione: alcune volte, i cosiddetti “leak” si sono rivelati essere come dei falsi. Del resto: chiunque potrebbe inventare a tavolino succosi dettagli inediti in nome di qualche click in più, no?
Sempre rimanendo nei videogiochi, proprio alcuni potenziali leaks dedicati a The Last of Us 2 furono dichiarati dallo stesso Neil Druckmann (creative director del gioco) come assolutamente fittizi:“Ci sono così tante cose false uscite fuori. Non vogliamo andare a correggerle una per una perché così facendo rovineremmo il gioco in un certo senso. Dicendo cosa è falso faremmo capire quello che c’è di vero“.
Altri esempi di falsi leaks sono stati fatti ad esempio in merito all’attesissimo Marvel’s Spider-Man 2. Lo stesso autore del leak (come succede veramente di rado) ha apertamente confessato il suo misfatto: “il leak del 17 aprile che ho fatto girare era un fake, l’ho creato perché mi stavo annoiando in questo periodo di quarantena“.
Del resto, non è difficile credere che i leak rappresentino delle speculazioni in tutto e per tutto. Gli utenti dovrebbero infatti sempre e comunque prenderli con le pinze prima di dare per scontata la loro assoluta veridicità.
Il leak di nuova generazione (letteralmente)
Ma non solo videogiochi veri e propri: tra i protagonisti di leak ed anticipazioni troviamo perfino le console next gen. Parlando dell’attesissima PlayStation 5 ad esempio, proprio lo scorso febbraio è stato leakato in largo anticipo il suo design.
Infatti, sul sito ufficiale di PlayStation Japan è temporaneamente apparsa un’icona relativa alla futura console. L’immagine è stata da alcuni definita come assolutamente falsa, eppure non è stata mai smentita da fonti ufficiali.
Perfino il prezzo e la data d’uscita della attesissima console Sony non sembrano più un mistero ormai: merito (o meglio, per colpa) dell’insider Tom Henderson, già autore di svariati leaks a tema Call of Duty.
#PS5 price details;
$499/£449
Launches Nov 20 worldwide, Nov 14 in Japan.
— Tom Henderson (@_TomHenderson_) July 13, 2020
PS5 infatti (stando al tweet di Henderson di qualche giorno fa) arriverà il 14 novembre in Giappone, mentre il 20 novembre nel resto del mondo. Il prezzo di lancio sarà pari a 499$/449£, ma non vi è alcuna specifica su quale modello in particolare avrà questo valore.
Proprio in merito al prezzo della console, vi era in realtà stato già un presunto leak, rivelatosi poi falso. L’autore era stato tale Roberto Serrano’, ragazzo italiano di 4news.it già famoso nel campo dei leaks che aveva inizialmente annunciato il 13 luglio come data di una possibile rivelazione ufficiale da parte delle case produttrici.
Sempre Spano’ infine, avrebbe mostrato poi altre due date di lancio per le console Sony e Microsoft, con annessi prezzi:
- 19 Novembre 2020 per Xbox Series X a 449€;
- 27 Novembre 2020 per PlayStation 5 a 499€ (prezzo che coinciderebbe in effetti con il post di Henderson).
👀Latest rumor about price of next-gen
🟢#XboxSeriesX €/$ 449,00 | 11.26.2020
🔵#PlayStation5 €/$ 499,00 | 11.27.2020
_*TO BE CONFIRMED* pic.twitter.com/pz8faXNGgm
— Roberto Serrano' (@geronimo_73) June 10, 2020
Parlando infatti della diretta concorrente della PS5, ovvero la XBox Series X, aleggiano tutta una serie di rumors che vedrebbero imminente l’annuncio di una seconda versione economica della console, nota come Xbox Lockhart: un nome però non ancora ufficializzato da Microsoft ma presente solo in svariati post di Reddit.
Lasciamo comunque ai lettori la scelta di decidere a quale delle due fonti (ricordiamolo, non ufficiali) credere o meno.
Tornando al design di PlayStation 5, sembrerebbe che sia stato perfino rivelato come sarà possibile effettuare la personalizzazione della console.
Fonte di simile rivelazione sembrerebbe essere uno scatto fatto da un autentico lavoratore asiatico presso la catena di montaggio delle PS5, dove si vedono i pannelli della PlayStation e le relative clip in plastica che permetterebbero così più facilmente lo smontaggio e rimontaggio.
Ma ovviamente, nessuna conferma ufficiale da parte di Sony.
Leak volontario?
Probabilmente una delle domande più complesse: quando si può sospettare che il leak sia stato assolutamente volontario? In pratica: quando l’anticipazione è stata interamente organizzata a puntino dalle stesse case di produzione per mera pubblicità al prodotto stesso?
Prendiamo ad esempio il caso più recente dedicato al titolo Far Cry 6: il videogioco infatti è stato soggetto a vari leak a catena.
Inizialmente, copertina e qualche dettaglio di trama erano stati opportunamente estrapolati dal PlayStation Store di Hong Kong. Il pesante leak ha “costretto” così Ubisoft a pubblicare il primo teaser trailer ufficiale del gioco, rimandando però all’evento dell’Ubisoft Forward del 12 luglio per poter gustare il trailer completo.
Presto detto: il trailer completo è stato a sua volta leakato prima della conferenza in diretta streaming, offrendolo all’internet senza alcuna pietà. In questo caso, un rilascio del trailer “organizzato” sarebbe stato piuttosto controproducente per l’affluenza della conferenza streaming ufficiale.
UbiLeak N°435 – La page Instagram officielle italienne de Assassin's Creed vient de révélée la date de sortie de AC Valhalla : ce sera pour le 17 novembre. https://t.co/J8eZZFzPMM pic.twitter.com/xeRKYaibS0
— j0nathan⚡ (@xj0nathan) July 11, 2020
Parlando invece di Assassin’s Creed Valhalla, è recentissima la notizia che l’account italiano Ubisoft dedicato alla saga abbia divulgato improvvisamente su Instagram la data d’uscita ufficiale del videogioco (ovvero il 17 novembre) prima della suddetta Ubisoft Forward. È piuttosto difficile dire quanto sia stata involontaria o meno questa “azione di leak“.
Ad ogni modo, sempre lo stesso titolo si è mostrato in vari gameplay leakati, anticipando perfino un’importante boss fight.
Le vere vittime
Purtroppo, in un argomento così delicato e complesso, non possiamo dare per certa nessuna conclusione definitiva. Il leak infatti, proprio per la sua natura imprevedibile ed improvvisa, dà ampio spazio ad ulteriori teorie e discussioni in merito.
Ciò che però è assolutamente innegabile è che le vere vittime in questa situazione (a tratti surreale) siano principalmente di due tipologie:
- le case di produzione e l’intero team coinvolto, in particolare quelli che hanno dedicato anima e corpo ad un prodotto che viene però subdolamente leakato, creando così ingenti danni allo stesso;
- gli utenti, specialmente coloro i quali vorrebbero godersi il prodotto finito senza alcuno spoiler.
Il solo ed unico consiglio che sentiamo di dare ai lettori è di trattare simili rivelazioni con opportuna cautela, e attendere sempre e comunque conferme ufficiali. Insomma, nel dubbio: evitate ogni lettura sul web che menzioni la parola “leak“.