Di tech guru, video tutorial e consigli smanettoni. Il mio level up, ovvero cosa ho imparato assemblando il mio Desktop PC da Gaming.
Ho preparato abbastanza il terreno nello scorso capitolo della serie, credo voi lettori abbiate intuito che è parte dell’impresa da builder una fierissima dose di apprendimento: potremmo chiamarlo appunto Level Up. Sephiroth non si affronta al livello 20, come non metti piede alla Lega Pokémon prima di avere la squadra con una media di livello al di sopra del 54. Serve allenamento, conoscenze in crescita, pazienza e perseveranza.
E non è difficile scoraggiarsi e lasciare andare le braccia dicendo “va beh… questa cosa me la scelgono loro, non mi va”. È una tentazione non da escludere, considerando soprattutto i fantastici compagni di squadra di cui vi parlavo.
Eppure spinta da una determinazione, che nemmeno Undertale, ho resistito e ho perseguito il mio obiettivo di imparare tutto quanto possibile sul funzionamento hardware di un PC. Non avrei rinunciato al dolcissimo sapore dell’acquisto consapevole e ragionato solo perché si tratta di argomenti molto vasti, che richiedono anni di studio o perché c’è decisamente troppa gente su YouTube che recensisce anche il led più microbo del sotto tasto di una Razer Huntsman!
Visto che vi avevo anche avvisato che in questa serie poteva succedere più o meno di tutto, racconterò quanto imparato per piccoli aneddoti e a spizzichi e bocconi. Tenendo presente la build (che potete trovare a questo link) e orientandomi tramite essa, parlerò di quasi tutto quello che ricordo. Di ciò che mi ha stupito, delle cantonate clamorose di cui ero convinta, perché no… di quello che ancora vorrei sapere. Non si finisce mai di fare Level Up, no?
Premetto, infine, che non seguirà niente di troppo tecnico, perché non ne ho ancora le competenze, e che lo pseudo elenco seguente è ad alto contenuto ironico. Spero di non vedere volarmi in faccia pomodori marci da tutti gli esperti di tecnologia in lettura…

1. Il processore
Piuttosto che semplicemente constatare la bellezza estetica e minimal di tale piastrina di metallo, credo sia utile accennare alle marche sul mercato. Scoprire che c’erano altri mondi, economici e affidabili, attualmente preferiti da numerosissimi gamer, oltre a Intel mi ha “spalancato le porte del cyber-cosmo”. Oltre ad essermi innamorata del mondo AMD, credo di aver guardato sufficienti conferenze per essere considerata una fangirl ufficiale, che si è pentita una settimana dopo di essersi limitata al Ryzen 5.
No… dai, avevo detto tante volte di non voler esagerare e di puntare per la fascia media: il Ryzen 7 costa il triplo!

2. RAM
Vi ho già raccontato di averle scordate nel primo elenco della build?! Ritengo doveroso inoltre aggiungere che sono stata molto ma molto combattuta tra led e non led. Ebbene sì, non sapevo che anche quelle fighissime schedine seghettate, somiglianti a strane lame ninja cyberpunk, potessero avere i led rgb. La differenza in fondo era di una quindicina di euro.
Va bene, erano poco “sobrie” coi led…
3. I mostri mitologici e il level up più significativo: gli alimentatori
Il sottotitolo non è casuale. La mia parte di avventura sugli alimentatori e il Level Up che li riguarda ha del rocambolesco… La premessa fondamentale da fare è la seguente, riguarda tutta la build in realtà: post lock-down, con le fabbriche annaspanti per recuperare la produzione e la richiesta ai massimi picchi storici di chi ha scoperto nel 2020 che a casa si può lavorare altrettanto efficacemente, trovare le componenti hardware di un PC poteva rivelarsi una vera impresa.
Anche se questo particolare aneddoto riguarderebbe di più il capitolo successivo sull’acquisto dei vari pezzi della build, vale la pena accennarne adesso.
Più di tutti gli altri, i grandi assenti da Amazon e altri e-shop, i grandi mostri sono stati proprio loro: gli alimentatori! Ci sono state almeno tre settimane in cui Corsair, Cooler Master, Seasonic e altri sembravano in preda al panico da multiverso nei magazzini. Non si trovava la stragrande maggioranza dei modelli (ovviamente se volevi muoverti con il nuovo e non l’usato), i prezzi erano alle stelle, i tempi di attesa biblici.
Non mi addentrerò ancora nelle peripezie d’acquisto che ho dovuto affrontare (Cap. 4!), però l’attesa, le botte, gli attacchi di ansia mi hanno permesso di imparare non poco. Ho esplorato lo straordinario mondo delle certificazioni 80 Plus (bronze, silver, gold… e gli inavvicinabili platinum e titanium!), scoperto che queste riguardavano l’efficienza di carico. Lascerò un link a uno degli articoli che mi sono serviti da preziosissimo step introduttivo, interessante e molto completo.
Ho imparato poi le marche più affidabili e altre specifiche strutturali (modulari e semi modulari, etc). Infine, una scoperta shock (parlando di corrente…), fatta tutta di sfortuna ma che mi ha personalmente sconvolto.
Non è stata una bella sensazione sentirsi dire da cinque negozi su sei al telefono che era da stupidi esagerati inserire un alimentatore di marca, “ma che ne devi fare?! noi mettiamo i senza marca anche dentro le build da gaming. Alla gente che differenza fa?!”. Lungi da me discriminare il senza marca e fare la snob, ma non avevo parlato di poca trasparenza dei negozi…? Per non menzionare l’incompetenza o disinteresse per il loro stesso settore e per tutte le uscite in ambito tecnologico.
4. la scheda madre è gigantesca…
Non scherzo, mi ha davvero stupito quando l’ho ricevuta, stupidamente non avevo collegato che doveva più o meno occupare quasi tutto il case. Devi attaccarci tutto, no?
MSI fa navigare nelle schermate del BIOS con il puntatore!!
È anche un bellissimo oggetto, se la guardi con un po’ di fantasia sembra una città futuristica in miniatura…
5. SSD e HDD

Ne esistono anche di piccolissime e soprattutto… si possono inarcare quando le monti, le tieni ferme con una vite! Fa soffrire la vista, lo so, ma vi giuro che è vero.
6. GPU e mercato dell’usato
Avevo accennato alle fantastiche lezioni dei miei compagni di squadra sul Ray Tracing, ma non è finita lì. In realtà la scoperta più importante in questo senso è stata quella riguardante il mercato delle Schede Video e che ti conviene ben tenere in considerazione quando ne compri una.
Eh sì, perché sai già che in un giorno non molto lontano vorrai rivendere la tua e fare upgrade. Impari così che l’NVIDIA ha una tenuta di mercato un po’ più solida e che se anche una 2070 Super costa tantino puoi rivenderla a più della metà di quanto l’avevi pagata.
Ah, dimenticavo la divertentissima neonata attività di consultazione attenta dei requisiti di sistema delle schede dei giochi di Steam!
7. Il dissipatore e il suo sconvolgente funzionamento
Anche se la struttura è un pochino brutta da vedere, tra tubi e lamelle in rame o alluminio, raffredda le componenti del computer che generano calore. L’aria passa dalle ventole (in soldoni ignoranti, ovviamente) e, visto che mi risulta difficile spiegarlo e il dissipatore nel mio cervello ha bisogno di manutenzione, c’entrano poi fenomeni di irradiazione e fattori di differenze di temperatura, di conduzione del calore tramite metallo… Vi giuro che nella mia testa era chiaro quando me l’hanno spiegato e mi sono documentata.
Ho fatto lettere moderne per un motivo,
che vi devo dire!?

Insomma, se giochi a Call of Duty per sei ore e non hai un dissipatore installato potresti usare il PC come calorifero tranquillamente e rassegnarti a una sicura breve vita della tua macchina da gioco.
8. La pasta termica
Lo sapevate che si deposita la grandezza di non più di un chicco di riso e poi si sparge spingendo?! Avremmo dovuto fidarci della nozione comune e non andare di “ma a me sembra poca… aggiungine un po’ da ‘sto lato che non ce la fa a ricoprire tutto”.
È stato altrettanto sconvolgente scoprire che puoi toglierla e rimetterla molto facilmente e che, in quanto materiale non nucleare e che non provoca tumori solo a guardarla, puoi anche pulirtela dalle dita senza sudare freddo. Puoi usare anche un cotton fioc… con una pinzetta di precisione, perché il dissipatore ormai è montato e non riesci a staccarlo.
9. Una foresta di ventole

Ce ne sono davvero tante all’interno del PC. Riepilogando: tre davanti, due sopra, una dietro con il led rgb tragicamente non compatibile, due del dissipatore, due della scheda video. Si tratta di una vera e propria camera del vento: esce la bora dalla parte posteriore!
10. Case
Sfido a trovarli ancora con il lettore/masterizzatore DVD o BlueRay integrato, menomale che esterno è più esteticamente accettabile e non costa nulla.
Ah, se non ha un lato trasparente in vetro temperato non è gaming!
11. La scienza delle tastiere e il fetish della digitazione rumorosa
Un mondo vastissimo e affascinante quello delle tastiere, del loro funzionamento. A reso effettuato (ne parliamo nel Cap. 5!) mi sono divertita un mondo a scegliere “la tastiera perfetta” e a capire come funzionano, prima di scoprire che un mio amico aveva uno dei modelli più intelligenti (come rapporto qualità prezzo e perché semi-meccanica, quindi non impazzisci quando scrivi) attualmente sul mercato, di cui sbarazzarsi.
Ho così scoperto la differenza tra meccanica e a membrana, i pro e i contro, ascoltato i clic di centinaia di modelli di tastiere come fossero inebrianti podcast alieni. Ho desiderato con forza un poggia-polso in pelle e ho ancora quel sogno.

Così almeno ho la coppia Corsair… ho scaricato un software soltanto per gli effetti rgb e le macro (che non uso ma tant’è) e mi sono affezionata al logo con il veliero stilizzato.
Level Up infinito: cosa mi piacerebbe ancora esplorare del mondo hardware
Oltre ad approfondire all’infinito i vari ambiti, le scoperte più affascinanti e il brivido di farne di nuove, ci sono sicuramente argomenti che ho trascurato. Pur avendo coperto più o meno tutto quello che mi serviva per scegliere in modo più consapevole cosa acquistare, so ancora pochissimo di raffreddamento, nulla di quello a fluido e della sua manutenzione.
Mi intendo poco di monitor, di impianti audio. Non ho capito un accidente di come configurare una macro e piango all’idea che potrei non usarle mai.

Da appassionata di scrittura e di critica, mi piacerebbe arrivare al punto di provare le cose e recensirle con competenza (credici!) o almeno seguendo qualche gusto e la nozionistica di cui ti devi attrezzare per non far vomitare di confusione chi ti legge.
Per ora, tuttavia, mi accontento. Il PC è qui, lo utilizzo e non abbandono il mio bambino… Tra doverose manutenzioni e Level Up, stavolta di equipaggiamento, non mancherà occasione per tornare a studiare e imparare.
Insomma, forse Lady SelfBuild non sarà pronta per la Lega Pokémon ma credo abbia guadagnato abbastanza sudate medaglie, ne sono orgogliosa.
Alla prossima, venerdì alle 14.30 con il Cap. 4 Equipaggiamento, solo nella sezione tech di qdss.it!