Quando la pandemia influenza anche il mercato videoludico.
In questo 2020, c’è stato un considerevole aumento di videogiocatori a causa della importante emergenza sanitaria. Più persone infatti sono state costrette a rimanere a casa, e hanno deciso così di ammazzare il tempo con giochi caratterizzati da una dicitura molto specifica: Online Multiplayer ovvero, la possibilità di più giocatori ricercabili comodamente online.
Perché sì: è molto più divertente poter giocare con i nostri amici, gli stessi che per ovvie ragioni siamo impossibilitati a vedere fisicamente. Ecco allora che giochi come Fall Guys ed Among Us cavalcano l’onda del successo, con incassi da capogiro ed una popolarità in crescita esponenziale.
Vediamo allora perché titoli come questi riescono (e sono riusciti) a conquistare facilmente una fetta di pubblico così ampia e varia (fun fact: perfino Neil Druckmann, il director di The Last of Us 2 ha apertamente dichiarato di essere un giocatore di Fall Guys, ad oggi il gioco proposto con il PlayStation Plus più scaricato della storia).
Three in a row for the doctor ain‘t bad… #PS4share pic.twitter.com/GbUfIKZAnC
— Dr. Uckmann (@Neil_Druckmann) August 12, 2020
Multiplayer e fattore “rovina amicizie”
Principio cardine che ha permesso questa rinascita per il multiplayer è quello più legato al contesto sociale: il fattore noto come “rovina amicizie“. Se infatti la pandemia impedisce le interazioni sociali, un gioco come Among Us le ristabilisce in un certo senso, portandoci a sospettare perfino dei nostri familiari, figuriamoci di amici di vecchia data.
Una partita ad Among Us può davvero essere così pericolosa per le amicizie? No, in realtà, perché probabilmente i legami più duraturi sono quelli capaci di prendersi in giro e mettersi in discussione anche in un semplice gioco online.
E diciamocelo: dopotutto, un gioco come questo potrebbe anche essere un “forma amicizie” niente male, quasi al pari dei membri del party negli mmorpg.
Non serve essere dei pro (non per forza)
Se infatti da un lato il multiplayer ha rappresentato per anni il genere più competitivo e spietato nel mondo dei videogiochi, ciò che invece insegna Fall Guys è che meno sei pratico nel gameplay… più è divertente.
Vero è che in Fall Guys ci sarà sempre un vincitore a fine partita (parliamo pur sempre di un puccioso battle royale), ma mai come in questo specifico gioco veder ruzzolare giocatori in preda al panico e caos generale è uno dei momenti più spassosi del gameplay. Gli ostacoli poi liberamente tratti da Takeshi’s Castle rendono in realtà non così facile la vittoria e si sa, la fortuna molto spesso aiuta gli audaci.
Parlando invece di Among Us non servono assolutamente particolari skills di gioco a livello di comandi, se non un forte intuito e moltissima strategia.
Multiplayer: come i giochi da tavolo, ma…
Chi mastica giochi da tavolo da diversi anni si sarà sicuramente accorto che l’impostazione proposta da Among Us è pressoché identica a giochi come Lupus In Tabula o Mafia.
Ma se nell’emergenza non possiamo ovviamente vederci tutti insieme ad uno stesso tavolo per giocare a Lupus (e le partite organizzate su Skype e Discord possono essere poco pratiche), perché non lasciare che un secondo gioco metta in atto le stesse dinamiche?
Un’idea tanto semplice quanto perfettamente riuscita, che permette a chiunque di svagarsi senza dover necessariamente disporre di console varie, visto che Among Us è gratuitamente disponibile anche per cellulare.
La grafica “infantile” e customizzabile
Sembrerà forse il dettaglio più irrilevante, ma una grafica colorata e accattivante rende il gioco attraente anche ai neofiti del genere.
Non si dica che siano giochi dichiaratamente per minori (ricordiamo che Among Us ha dei tratti anche perfino inquietanti), ma dei pupazzetti minimali saranno sempre e comunque in generale più apprezzati rispetto ad una grafica iperrealistica.
Il giocatore poi può decidere di personalizzare il proprio personaggio con oggetti, costumi e colori sgargianti (tutti dettagli già disponibili, sbloccabili o acquistabili all’interno dei giochi), in un processo di customizzazione da sempre apprezzato nei videogames.
Parlando del lato invece squisitamente legato al marketing, basti pensare ad esempio a come svariate multinazionali stiano valutando la possibilità di far figurare il proprio marchio nelle skin presenti in Fall Guys. Semplici cameo o investimenti da milioni di dollari?
Perfetti per YouTuber e streamer internazionali
Se in effetti la figura dello YouTuber in questi periodi difficili ha ottenuto più successo che mai, vero è che il content creator del tubo viene messo a dura prova per poter assicurare intrattenimento in modo sempre vario e rinnovato.
Perché da un lato avremo un pubblico che ride e scherza delle rovinose e goffissime cadute in Fall Guys, mentre dall’altro spettatori che saranno curiosi di vedere quale strategia è stata adottata in Among Us e scoprire così nell’equipaggio l’identità dell’impostore. Al contempo, ci sarà magari chi cerca un modo per ottenere tutte le skin presenti nei giochi o come poter essere dei perfetti impostori.
Ci basterà infatti cercare uno dei due titoli sulla barra di ricerca della piattaforma video per ottenere centinaia di risultati provenienti da tutto il globo, tra gameplay e guide varie. Stessa cosa naturalmente anche per Twitch, dove non mancheranno svariate dirette dedicate ai due giochi.
La minaccia “fuoco di paglia”
Ciò che viene però spesso evidenziato è che questi due astri nascenti videoludici siano semplici giochi multiplayer che finiranno presto nel dimenticatoio.
Basti pensare ad esempio a titoli come Gang Beasts, Party Panic, Totally Reliable Delivery Service, Human: Fall Flat, Move or Die, Marooners, apparsi nel panorama videoludico come rapide meteore ripescate poi saltuariamente in questi anni (ndr, se non avete alcuna memoria di questi giochi non temete, è più che lecito).
Vero è che al contrario un titolo come Rocket League uscito nel “lontano” 2015 sia ancora largamente apprezzato e giocato, poiché è riuscito ad amalgamare il concetto di multiplayer online ad un gameplay inedito e molto ben realizzato, oltre a migliorarsi ed espandersi negli anni (è recentissima la notizia che il gioco sia divenuto free-to-play per tutte le piattaforme).
In generale quindi, è difficile poter fare una previsione precisa e puntuale sulla durata di questi giochi nell’interesse degli utenti, ma è innegabile come Fall Guys e Among Us siano riusciti, in così poco tempo, a capovolgere e gestire sapientemente le regole del mercato videoludico.
E voi cosa ne pensate? Avete giocato ad entrambi i titoli o solo ad uno di questi? Fatecelo sapere con un commento!