La nostra analisi.
Gli antivirus come Kaspersky, nel corso degli anni, hanno costantemente migliorato la loro abilità nel bloccare le minacce esterne. La difficoltà principale sta soprattutto nel riconoscere il codice malevolo (spesso criptato o compresso in packer) rispetto a quello innocuo. Il software antivirus deve costantemente monitorare l’attività degli elementi presenti nel PC interpretando e prevedendo il loro comportamento. L’analisi avviene principalmente tramite il confronto del codice dell’oggetto analizzato con quello presente nel database, avvalendosi dell’euristica quando il confronto riguardi solo una o più stringhe del codice.
Kaspersky: le risorse utilizzate
Come detto, il software antivirus deve monitorare gli elementi presenti nel PC in modo da individuare il codice malevolo “nascosto” ed evitare eventuali infezioni. Questo processo, in passato, richiedeva parecchie risorse al sistema. Come si può notare dall’immagine sotto, le risorse utilizzate da Kaspersky in background sono pressocché inesistenti.
Per testare in modo più approfondito questo aspetto, ho deciso di fare un benchmark prima e dopo l’installazione di Kaspersky. Ho utilizzato Unigine Heaven come piattaforma per il bench, in quanto il software si avvale principalmente della CPU.
Come si vede, i due test non hanno dimostrato alcun tipo di variazione, se non le classiche fluttuazioni dipendenti dalle variabili del test stesso. Per verificare i valori numerici del bench ho provato a giocare a Death Stranding prima e dopo aver installato Kaspersky. In alto a sinistra sono visibili le percentuali di utilizzo del sistema rilevate con RivaTuner: gli FPS (e i valori in percentuale) risultano praticamente invariati.
Questi risultati non dovrebbero sorprendere nessuno: lo scaling diviso nei core del processore, unito ad una generale ottimizzazione del software antivirus, permettono di giocare anche in condizioni estreme, come durante una scansione antivirus.

Questo particolare test sarebbe inverosimile in normali condizioni, in quanto Kaspersky non esegue alcuna attività durante i giochi o altre applicazioni avide di risorse. In ogni caso, è possibile notare come la divisione dei carichi e l’ottimizzazione dell’analisi permetta questi risultati.
Kaspersky: software inclusi
Oltre all’antivirus, Kaspersky offre diversi tool estremamente utili per l’ottimizzazione del sistema, per la protezione di password e archivi, per l’aggiornamento delle applicazioni e persino per la privacy (con una VPN inclusa). Di seguito parlerò di dei tool che ho trovato più interessanti.
Software inclusi: controllo delle applicazioni
Per ottimizzare il sistema, Windows offre la possibilità di interrompere i programmi all’avvio o di bloccare i servizi. In entrambi i casi è possibile che alcuni software non vengano mostrati e che quindi non vengano soppressi. Kaspersky offre un sistema di controllo delle app decisamente più efficiente dal punto di vista delle rilevazioni dei processi e della loro interruzione.
Il tool offre anche una classificazione basata sulla firma digitale e sulla popolarità dell’app. In questo modo sarà possibile intervenire in autonomia nel caso in cui una app non ci dimostri affidabilità.
Software inclusi: gestore delle password
Altro tool incluso è il gestore delle password. Lo strumento è di composto da una applicazione esterna eseguibile indipendentemente che permette il controllo delle password, delle carte e degli indirizzi. I dati possono essere immessi manualmente, importati da altri software o salvati autonomamente tramite l’estensione browser.
Il tool, inoltre, analizzerà le password offrendo consigli sui cambiamenti disponibili basati sulla complessità, la ridondanza (nella stessa password o tra tutte le password in archivio) o la lunghezza.
Una volta salvato l’archivio, le password saranno inserite in autonomia all’interno delle finestre di dialogo.

Software inclusi: controllo della privacy
I più responsabili di noi cercano di controllare costantemente il modo in cui le applicazioni possono accedere alle nostre informazioni. I più informati (persino Zuckerberg!) impediscono fisicamente l’accesso alla webcam o alla porta USB tramite un nastro di scotch.

Kaspersky offre un tool capace di bloccare l’accesso alla webcam e impedendo ai vari siti di acquisire informazioni sensibili sulla nostra attività sul web.

Conclusioni
Kaspersky non ha certo bisogno di presentazioni: da diversi anni è il leader del settore. Nel periodo in cui l’ho utilizzato sono rimasto sorpreso dal numero di informazioni bloccate o dagli avvisi ricevuti durante la semplice navigazione web.

Kaspersky è senza dubbio un prodotto validissimo in grado di offrire una protezione completa e senza alcun impatto sul sistema. Se gli antivirus gratuiti offrono una protezione basic e senza particolari funzionalità, sarete sorpresi dalle enormi possibilità offerte da un antivirus a pagamento come Kaspersky.