Un capolavoro intramontabile.
Dopo la prematura scomparsa dell’artista giapponese Kentaro Miura, molte persone si sono avvicinate per la prima volta alla sua opera più famosa, Berserk, la serie di manga seinen che è stata capace di influenzare (e continuerà a farlo) la cultura mondiale da decenni.
La storia infatti del leggendario combattente nato da un cadavere Gatsu (Guts) ancora oggi sorprende ed incanta per l’intensità dei temi trattati, sapientemente gestiti in una trama mai banale e permeata da una fortissima morale che riesce ad esplorare la complessità della natura umana in modo indimenticabile. Il tutto, raccontato in uno stile di disegno che è divenuto icona nel mondo delle opere letterarie giapponesi.
La perdita improvvisa dell’autore ha non solo addolorato profondamente milioni di appassionati, ma ne ha gettati altrettanti nello sconforto, poiché, di fatto, l’opera iniziata da Miura nel 1989 (se escludiamo l’opera autoconclusiva “Prototype” pubblicata invece nel 1988) e proseguita instancabilmente in tre decadi dalla sola mano dell’unico autore (e di pochissimi e fidati collaboratori), rimane di fatto incompiuta. Eppure, questo particolare non inficia in alcun modo sulla bellezza complessiva della storia.
Non è difficile infatti immaginare come un’opera tanto longeva ed stilisticamente importante trovi nella cultura internazionale svariate citazioni, e non fanno di certo eccezione i videogiochi.
Seppur il manga abbia già ottenuto vari adattamenti videoludici (tra cui la storica serie nipponica Berserk Millennium Falcon Arc ed il recente Berserk and the Band of the Hawk) è proprio nel mondo dei videogames che è possibile trovare tantissimi riferimenti e omaggi (più o meno espliciti) a Berserk.
Hideaki Itsuno: Devil May Cry e Dragon’s Dogma
I videogiocatori legati sia a Berserk che a Devil May Cry avranno sicuramente notato la somiglianza delle red orbs raccolte nei vari capitoli della saga Capcom con il Bejelit (Behelit) visto nel manga di Miura, un riferimento in realtà mai ufficializzato ma piuttosto evidente.

Un secondo richiamo all’opera sarebbe invece presente in Devil May Cry 5, trovando un nesso tra il Devil Breaker adoperato da Nero ed il braccio meccanico di Gatsu.
Hideaki Itsuno (director della saga fin da Devil May Cry 2) ha dichiarato nel 2019, durante una Game Developers Conference, di aver attinto da Berserk la componente action e seinen del manga, ovvero tutte quelle cose “che sarebbero piaciute a dei quattordicenni”, riscontrate da Itsuno proprio durante la lettura dell’opera e largamente adoperate nei titoli.
Sempre Itsuno inoltre ha confermato più volte di aver tratto moltissima ispirazione da Berserk anche per quanto riguarda la saga di Dragon’s Dogma, soprattutto per le ambientazioni presenti nell’universo di Miura.
Non a caso, in occasione della promozione della trilogia di lungometraggi animati dedicati all’arco narrativo di Berserk noto come “L’epoca d’oro” (volumi 3-14), proprio su Dragon’s Dogma: Online nel 2018 era stato possibile ottenere (grazie ad una temporanea licenza) le originali armature di Gatsu, Griffith (Grifis) e Caska (Casca), oltre che una serie di oggetti e decorazioni provenienti dall’opera di Miura.
Hidetaka Miyazaki: i Souls…
L’acclamatissima saga videoludica di Dark Souls è ricchissima di riferimenti più o meno espliciti a Berserk. Basti pensare alla somiglianza di moltissimi personaggi presenti nei titoli ideati da Hidetaka Miyazaki con quelli apparsi invece nel manga di Miura, tra cui ad esempio:
- Siegmeyer di Catarina, la cui armatura rotondeggiante ricorda moltissimo quella di Bazuso;
- Fabbro Andre, che rievoca il personaggio del fabbro Godot;
- il demone Taurus, che sembra ispirarsi all’aspetto dell’Apostolo Zodd il Nosferatu.
L’influenza di Berserk nel mondo di Dark Souls è lampante, anche solo per i toni profondamente dark-fantasy che accomuna entrambi i prodotti ed in generale, anche nel design di armi ed equipaggiamenti.

Ma la citazione ritenuta sicuramente più poetica e importante dai fan (anche solo per i personaggi coinvolti in questa similitudine) è quella che vede nella posa di Artorias vista sulla cover di Dark Souls – Artorias of the Abyss un chiaro riferimento alla copertina del numero 28 del manga di Berserk.
Anche in Demon Souls inoltre è possibile riconoscere similitudini con Berserk, specialmente dal punto di vista estetico e scenografico.
… Bloodborne e Sekiro
Sulla stessa scia, Bloodborne menziona più volte Berserk, talvolta ricostruendo fedelmente interi scenari (specialmente i più orrorifici e disturbanti) visti nel manga o con esplicite citazioni: basti pensare ad esempio al boss Ludwig, che si rifà all’episodio del cavallo posseduto di Berserk, o semplicemente ricordare come il Marchio del Cacciatore sia quasi perfettamente identico al Marchio del Sacrifico.

Perfino in Sekiro: Shadows Die Twice è evidente che proprio il protagonista Sekiro abbia moltissime cose in comune con Gatsu, per esempio sul come il tema della morte caratterizzi gran parte della loro storia o più nello specifico, per l’utilizzo comune di un braccio artificiale adoperabile anche come arma.
Molti ritengono che, senza il lavoro di Miura, probabilmente i celebri videogiochi diretti da Miyazaki (o almeno, per come li conosciamo oggi) non sarebbero mai esistiti.
Final Fantasy
L’iconica (e mostruosamente grande) spada di Gatsu Ammazzadraghi ha delineato un vero e proprio punto di riferimento per tantissimi videogiochi: c’è chi tende ad associarla allo Spadone visto appunto in Dark Souls 3 (e fondamentale per ricreare la build fan-made che omaggia proprio Guts), altri invece osservano un parallelismo con la Buster Sword impugnata da Cloud Strife in Final Fantasy VII.
Sempre in FFVII inoltre, alcuni riconoscono una somiglianza tra i personaggi di Sephiroth e Griffith, poiché entrambi albini, androgini e profondamente determinati (ndr, io personalmente non paragonerei la complessità del carattere di Griffith a quello di Sephiroth, non me ne vogliano i fan).
Ma non sono gli unici particolari che legano i titoli Square Enix all’opera di Berserk. Nel videogioco MMORPG Final Fantasy XIV è presente infatti un job intitolato Dark Knight, caratterizzato da un equipaggiamento formato da un’armatura scura ed una spada gigantesca, in pieno riferimento a Gatsu.
Final Fantasy XIV players have paid tribute to Kentaro Miura dressing black armors and wielding big swords… pic.twitter.com/P8iFos5sYS
— Rage Of Berserk #thankyoumiura (@RageOfBerserk) May 20, 2021
Inoltre, poco dopo la notizia della morte di Miura, i videogiocatori del titolo si sono riuniti in un evento improvvisato online, facendo indossare a tutti i personaggi proprio un’armatura nera e una grande spada, per rendere l’ultimo omaggio virtuale all’autore. Un’iniziativa sicuramente molto toccante, che evidenzia come Kentaro Miura sia entrato nei cuori di un pubblico tanto vasto quanto affezionatissimo.
Addio, Maestro.