La seconda carrellata di developer tricolore!

Ne abbiamo già parlato in questo articolo, ma non è stato (fortunatamente!) sufficiente a esaurire la lista dei numerosi talenti italiani nel campo dei videogiochi che hanno sviluppato prodotti creativi digitali negli ultimi dieci anni. E allora, continuiamo!

Reply Game Studios ha sede a Milano e ha sviluppato tre titoli diversi ma legati dalle tematiche mistiche e avventurose. Theseus è un’esperienza in Realtà Virtuale (per Vive e Oculus) che rielabora il mito di Teseo e il Minotauro: guidato dalla voce di Arianna, il giocatore esplora il Labirinto in un clima tutt’altro che accogliente: come tutte le ottime premesse per la creazione di un mondo oscuro e ostile in cui trasportare i giocatori, l‘eroe della mitologia greca non è il benvenuto nel regno del Minotauro.  Le atmosfere horror e dark fantasy vengono replicate in Joe Dever’s Lone Wolf che da popolare serie di librigioco degli anni ’80 (“Lupo Solitario” in italiano, pubblicato da Edizioni EL – date un’occhiata al nostro articolo dedicato alle avventure testuali!) Reply Game Studios ha trasformato in un’avventura testuale “rinforzata” che include un sistema di combattimento e grafiche 3D. La storia, del tutto nuova, è stata scritta dallo stesso Dever ed è disponibile in diverse lingue. Buona lettura interattiva! E per finire, l’ultimo annuncio di un titolo in arrivo quest’anno è Soulstice, un action game in cui il giocatore prende il controllo di due sorelle la cui unione spirituale e materiale conferisce loro una forza unica…

Proseguiamo con un (letteralmente) tempestoso team italiano con sede a Roma: Storm in a teacup ha sviluppato 4 interessanti titoli piuttosto diversi fra loro, dal distopico e steampunk Close to the Sun a Lantern, un suggestivo mondo narrativo in cui il compito del giocatore è quello di riportare il colore e la vita in un universo ingrigito dall’infelicità di una principessa. La meccanica principale del titolo consiste infatti nel guidare, grazie al vento, una semplice lanterna in giro per un universo con forti richiami a estetiche e filosofie orientali, in particolare al credo dell’animismo, secondo cui anche ciò che è apparentemente inanimato possiede in realtà vita propria. Per portare l’esperienza visiva di Lantern ancora più vicina ai giocatori, il titolo è disponibile anche in Realtà Virtuale per Oculus e Vive. Che aspettate a dipingere il mondo? Buon lavoro.

Cambiamo “punto di vista” con Another Sight, sviluppato dal milanese Lunar Great Wall Studios. Se la grafica di questo titolo fantasy risulta incantevole agli occhi del giocatore, purtroppo la protagonista non ha alcuna possibilità di ammirare il mondo virtuale in cui è immersa: nella Londra vittoriana, la sfortuna vuole che la giovane Kit perde la vista dopo il collasso di un ponte. La sua unica guida nell’oscurità è una gatto dal pelo rosso di nome Hodge. Risolvendo enigmi ambientali facendo affidamento l’uno sulle abilità dell’altro, i due incrociano le loro tortuose strade con personaggi di spicco dell’epoca, fra cui Jules Verne e Claude Monet. Another Sight è accompagnato dal DLC Hodge skin dedicato a Hodge e ai suoi compagni felini. E per un approfondimento sull’universo di gioco è disponibile Another Sight – Hodge’s Journey, in cui si controlla esclusivamente il piccolo protagonista animale in un periodo di tempo precedente al suo incontro con la piccola Kit. Affilate gli artigli e scaricate il gioco disponibile per Steam, PS4, Xbox One e Switch!

Da mondi incantati e surreali, passiamo alla cruda realtà sbeffeggiata o semplicemente rappresentata da Molleindustria, che dal 2003 sviluppa titoli caratterizzati da poche e semplici meccaniche, ma efficacemente rivestite da una semiotica che prende spunto da ogni aspetto della nostra società: dal simulatore politico Democratic Socialsm Simulator al più controverso Operation: Pedopriest (oggetto di una diatriba legale poi fortunatamente vinta dagli sviluppatori). Il sito di Molleindustria non si limita a mettere in mostra i numerosi prototipi e giochi sviluppati, ma presenta anche una sezione dedicata all’approccio teorico e accademico del gioco digitale o analogico. Se vi interessate al campo dei games studies o semplicemente siete curiosi di leggere della teoria sui giochi (presentata in stile Molleindustria!), avrete a disposizione una vasta gamma di interessanti saggi e articoli da consultare, da una raccolta di 250 consigli utili per un game designer ai giochi senza alcun giocatore. A voi l’ampia scelta, choose your fighter: politici, preti o lavoratori sottopagati?

Passiamo dall’orrore sociale a quello più tradizionalmente sovrannaturale: parliamo del puzzle horror Anna, sviluppato dal team Dreampainters Software, che non ha una sede fisica ma i cui membri lavorano da casa dall’Italia, dal Messico, dal Brasile e dalla Polonia. Anna è il loro titolo punta e clicca uscito nel 2013. Nel gioco, un vecchio mulino si presenta costantemente negli incubi di un protagonista che, alla fine, raccoglie il coraggio e si reca sul luogo incriminato per affrontare le sue paure tra i bellissimi monti della Val d’Aosta. Al contrario, la casa visitata dal giocatore non avrà contenuti alrettanto piacevoli da offrire. Se siete curiosi di scoprire cosa si cela al suo interno, potete scaricare il gioco per PC, Xbox 360 e  PS3. E se non siete ancora soddisfatti dall’universo narrativo creato dagli sviluppatori e volete approfondirne la mitologia, loro stessi sono pronti a farvi scoprire ancora di più sul mondo di Anna grazie al loro nuovo titolo Nanoscence, in uscita quest’anno.

Mai sentito parlare di antieroi? Non sono propriamente dei nemici, bensì dei personaggi che non rispondono alle caratteristiche archetipali dell’eroe: non sono alti, non sono giovani, tantomeno possono essere definiti possenti e forti. BadSeed, con sede a Milano, lo sa bene. The Beggar’s Ride (“Il viaggio del vagabondo”) ne é la prova: è un vecchio mendicante a diventare il protagonista di quest’avventura, ma non per questo meno volenteroso e intrepido. Grazie a una maschera divina, questo simpatico personaggio salta da una piattaforma all’altra risolvendo puzzle ambientali in un tipico platformer dal gameplay classico, ma sempre vario e dinamico. BadSee ha sviluppato altri tre titoli che potete trovare sul loro sito web, tra cui Insidia, un free to play strategico a tema fantasy.

Chubby Pixel! Se il nome di questo team vi sembra particolarmente adorabile, altrettanto lo sono molti dei loro titoli, a partire da Catcher, un delizioso gioco educativo che coinvolge gatti e…furto di dati digitali. Ed ecco che ancora una volta è un gatto (con poteri mutaforma!) a salvare la situazione. Se oltre a un mondo virtuale colorato volete anche placare la vostra forte nostalgia dei platform anni ’90, Woodle Tree è ciò che fa per voi. Una delle opere interattive meno adatte ai più piccoli ma più interessanti per i giocatori in cerca di un’esperienza toccante è il gioco sviluppato a una Game Jam di 48 ore, The Way of Life. Il giocatore ha la possibilità di vivere e interagire con il mondo da tre punti di vista diversi: quello di un bambino, quello di un uomo in carriera e quello di un anziano. La varietà dei titoli sviluppati da questo team di pixel paffuti non si esaurisce qui: date un’occhiata a tutto il loro lavoro sul sito web. Per finire, il loro titolo definitivamente “vietato ai minori” è Suicide Guy, in cui un assonnato e poco entusiasta protagonista entra ed esce costantemente dai propri sogni (o livelli, per il giocatore)…grazie alla morte. Sembra proprio che Chubby Pixel sia l’equivalente di una pizzeria per l’industria videoludica italiana: ce n’è per tutti i gusti.

Se si parla di varietà di gameplay, anche la sede italiana di Digital Tales non scherza: il team (che ha una sede a Milano, una a Roma e una a Miami) può accontentare gli amanti dei racing game, degli action adventure e persino i fan della serie The Tudors! Tra i loro progetti, ne troviamo uno dedicato ai più piccoli che rende la nota fiaba di Cappuccetto Rosso un’esperienza interattiva: Little Red Riding Hood è una storia narrata in diverse lingue che invita non solo i giocatori più giovani ma anche il resto della famiglia a interagire con tutti gli elementi del gioco, dai suoni all’ambiente. Se invece preferite la scienza e la tecnologia, sarete incuriositi da Creative Collision: sviluppato per un esibizione del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, questo esperimento ludico consente a due giocatori di “lanciarsi” (all’interno del gioco!) degli oggetti che usiamo quotidianamente alla velocità della luce per capire cosa succederebbe se i due entrassero in collisione. Come se non bastasse, Digital Tales si dedica anche allo sviluppo di prodotti digitali di e-learning.

E infine, un nuovissimo titolo la cui demo è stata resa disponibile da pochi giorni: SeaRing, sviluppato da…SeaRing Team! un gruppo di sei creativi italiani la cui idea per questo titolo è arrivata, come spesso accade, da una rilfessione su un concetto universale: lo scontro fra acqua e fuoco. Facendo leva su questa idea come potenziale punto focale di un gameplay, il team ha sviluppato SeaRing, che i developer stessi descrivono così:

Unisciti alla Principessa dei mari, traversa il deserto ed esplora un nuovo mondo ricco di narrazioni divertenti, scenografie mozzafiato, una colonna sonora avventurosa quanto nostalgica e tantissimi NPC, spiritosi e bizzarri. La missione? Trovare la corona perduta di sua madre e riportare stabilità nel Regno dell’Acqua. Non sarà così facile, considerando che l’unico modo per ‘attaccare’… sarà difendersi. Eredita il potere del SeaRing, evoca la sua magia, proteggiti dai pericoli imminenti, e sopravvivi in questo mondo ostile dove il sole non tramonta mai. Alla fine della tua avventura lo ringrazierai, capendo che a volte la difesa è davvero la miglior forma d’attacco!

I talenti nel campo videoludico italiano continuano a dimostrare la propria validità e capacità di stare al passo con le industrie di qualsiasi altro paese. Per quanto ci sarà possibile, continueremo a dare loro la visibilità che meritano!