Supereroi e superpersone, due mondi diametralmente opposti
Partiamo dalla considerazione più semplice. The Boys è un’opera sulle persone che hanno dei superpoteri, non sui supereroi. Marvel e DC, invece, lo sono. La distinzione, per quanto possa apparire sottile, è invece abissale. I supereroi sono, appunto, eroi con poteri sovrannaturali. Il loro campo d’expertise è quello di combattere i cattivi, i “super villain”, come li definisce Homelander. Marvel e DC cadono all’interno di quel genere per così dire “fiabesco” all’interno del quale la distinzione tra bene e male è alquanto netta ed in genere, per quanto si provi a negarla o a lasciarla nel campo del sottinteso, vi è una morale di fondo. I buoni vincono perché hanno rispettato, volenti o nolenti, il senso della morale alla base della vicenda.
In The Boys tutto questo non c’è. Sì, certo, abbiamo Homelander che è chiaramente un personaggio negativo e “villanesco”, ma lo è come risultato di un profondo cambiamento caratteriale dovuto a motivazioni puramente umane, elementi che per quanto possa piacere la Marvel o la DC, solo in pochi casi sono riusciti ad attribuire a personaggi con capacità straordinarie. In realtà, per come si sta sviluppando la trama, è abbastanza probabile che anche The Boys diverrà un classico scontro tra supereroi. Preciso che in realtà non ho letto il fumetto, quindi, a parte aver visto una top five delle principali differenze tra i due, non so quanto sia diverso rispetto alla serie tv.
Marvel e DC non sono prodotti che criticano o rimandano alla società attuale, a parte forse Captain America – The Winter Soldier e Aven… ehm… volevo dire Captain America – Civil War e Batman. The Boys, invece, ci sbatte in faccia come sarebbe il mondo se i supereroi esistessero: strumenti di una supremazia razziale che si adatta ai tempi che corrono e macchine corporative per fare soldi. Mi è piaciuto molto come abbiano sfruttato tematiche sociali, mi riferisco soprattutto ad omosessualità, razzismo ed abilismo, per far emergere l’ipocrisia delle grandi compagnie che affrontano questi temi solamente quando possono trarne un ritorno economico (basti pensare alla differenza tra nazioni dei profili social di alcune multinazionali durante il mese del Pride).
Qualcuno vuole pensare ai bambini?!
Un altro aspetto da non sottovalutare è il pubblico di riferimento di queste opere. Eccezion fatta per Batman V Superman: Dawn of Justice, giudicato a “visione ristretta”, il rating dei film del Marvel Cinematic Universe, così come quello del nuovo “universo esteso” della DC, si colloca all’interno della fascia PG-13, ovvero riferita a quei contenuti che la Motion Picture Association descrive come “potrebbero non essere appropriati per preadolescenti”. Nel caso di The Boys, invece, il TV Parental Guidelines Monitoring Board attribuisce una classificazione TV-MA, ovvero “specificatamente creato per un pubblico adulto, per cui potrebbe essere inadatto ai bambini sotto i 17 anni”.
Viene utilizzato il sistema americano come riferimento poiché verosimilmente gli autori di queste opere potrebbero utilizzarlo come metro di riferimento, dal momento che Marvel, DC e The Boys sono principalmente prodotti e realizzati negli Stati Uniti. La questione può apparire marginale, ma in realtà condiziona fortemente il contenuto di un’opera in profondità. Infatti, la necessità delle case di produzione di far aderire le proprie creazioni a dei standard “qualitativi”, o la mancanza totale di questa, rende questi prodotto non comparabili.
Pertanto, le sequenze di violenza in un Captain America, in un Thor, o nei vari Avengers, ma penso anche a Moon Knight, forse il più “violento” prodotto della Casa delle Idee, non godono della stessa libertà creativa, giusto o sbagliato che sia, di quelle di The Boys. Nella serie targata Amazon, la violenza assume un ruolo di rilievo ed è anche questo uno dei punti di forza delle serie, sia ben chiaro. I personaggi non sono “buoni” o “cattivi” per qualche proprietà intrinseca che li rende tali, ma lo spettatore li può giudicare con i propri occhi, e la propria scala morale, dalle azioni che li vede compiere su piccolo schermo.
Due cose separate e distinte
Queste due questioni, quella dei supereroi o delle persone con superpoteri e del livello di violenza, a mio avviso si intrecciano e si fondono. Le azioni dei supereroi Marvel/DC sono influenzate dal proprio valore intrinseco, mentre in The Boys sono le azioni delle persone con supereroi che definiscono il loro valore intrinseco. Ora come ora, ritengo che queste opere appartengano a due generi diversi e che per questo motivo utilizzare lo stesso metro di giudizio per compararle sia un esercizio abbastanza sterile, se non totalmente futile.